LA CULTURA DEL TARTUFO BIANCO:

Il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico), rappresenta uno dei più rilevanti tratti della biodiversità e dell’etnodiversità, della cultura, delle tradizioni e dell’identità delle colline del Piemonte meridionale: un elemento fondamentale attraverso cui queste colline sono conosciute nel mondo. La conoscenza del tartufo è soprattutto il frutto di un senso comune poiché non esistono indagini che abbiano approfondito olisticamente i fondamenti storici, antropologici, mitici, rituali e produttivi riguardanti questo fungo ancora considerato, per molti versi, un mistero notturno. La ricerca intende produrre una scientifica base di conoscenza per documentare e interpretare l’areale di eccellenza del tartufo al fine di una sua candidatura quale Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità. I saperi materiali e immateriali connessi alla raccolta del tartufo costituiscono un complesso patrimonio orale, di gesti e parole, che appartengono soprattutto alle generazioni più anziane. Questi saperi oggi a rischio di estinzione vanno raccolti, archiviati e comunicati al fine di consegnare alle future generazioni queste preziose conoscenze altrimenti destinate all’oblio. Il tartufo è alla base della cucina tradizionale del tempo festivo, del rito, dell’eccezionalità. Una gastronomia che nutre oggi la creatività della grande cucina tradizionale e innovativa delle Langhe, del Monferrato e del Roero.

Foto: Bruno Murialdo