Ingredienti: latte caprino, caglio, sale
Ricetta: la Val Saviore è la valle laterale più vasta del Parco dellAdamello. Qui, seguendo ancora metodi tradizionali, si produce dalla primavera alla fine dellautunno questo storico formaggio il cui nome nel dialetto locale significa piccolo pezzo. Il latte di capre della popolazione autoctona bionda dell’Adamello è riscaldato a 34-37°C, dopodiché si aggiunge caglio di vitello, liquido o in polvere. Dopo un riposo di circa 40 minuti, la cagliata è rotta con lo spino fino a raggiungere le dimensione di un chicco di mais, quindi è riscaldata nuovamente e mescolata per qualche minuto. Estratto e posto nelle fascere, il fatulì è salato a secco e affumicato bruciando rami e bacche di ginepro, con tempi e modalità che variano da produttore a produttore. Stagiona da uno a sei mesi e la crosta è gialla, con la tipica impronta delle grate. Il Presidio del fatulì della Val Saviore, nato con il sostegno del Parco Regionale dellAdamello e della Comunità Montana di Valle Camonica, ha lo scopo di dare visibilità al fatulì e incrementare lallevamento della capra bionda.
Bibliografia:
Formaggi d’Italia: storia, produzione, assaggio, Slow Food Editore, Bra 2009 (sesta edizione)
Atlante Slow Food dei prodotti italiani, Slow Food Editore, Bra 2012